Il mercato del lavoro in Italia è caratterizzato da un basso livello di occupazione femminile, tra i più bassi in Europa, con una spiccata concentrazione settoriale. Inoltre siamo il Paese con maggiore precarietà, diffusione di part-time involontario e bassi livelli di salario.
Dall'altro lato, quello delle organizzazioni, si osserva sempre di più una percentuale crescente di ricerche di profili aperte che rimangono scoperte perché non si trovano i candidati.
Lo studio ha previsto una parte di ricerca qualitativa attraverso la conduzione di interviste in profondità svolte con stakeholder privilegiati, tra cui Valore D, e un arricchimento dell’indagine qualitativa attraverso la somministrazione di questionari rivolto a referenti aziendali, quali CEO/AD, Imprenditori/Imprenditrici, figure HR con potere decisionale e un altro rivolto a donne occupate di varie settori, donne non occupate o studentesse.
La survey ha messo in luce come la maggioranza delle donne rispondenti occupate nei tre settori di interesse percepisca di essere stata discriminata in fase di selezione o sviluppo di carriera; di lavorare in un contesto in cui la cultura è “maschile” e in cui gli orari di lavoro sono poco concilianti. Attraverso il confronto è stato possibile approfondire queste criticità arrivando a realizzare una mappatura più completa identificando anche le possibili aree di intervento.