Con l’introduzione della Legge Golfo-Mosca del 2011, le società quotate in borsa e le controllate pubbliche devono riservare almeno un terzo dei componenti dei propri organi di amministrazione e di controllo al genere meno rappresentato.
I dati che Cerved ha elaborato indicano che la legge ha avuto successo nel favorire un maggiore accesso delle donne al vertice di queste imprese che risultavano quasi off limits prima dell’introduzione delle norme. La rappresentanza femminile è cresciuta di 558 unità tra le società quotate in borsa e di 660 unità tra le controllate pubbliche. Per la prima volta, nel 2017, la percentuale di donne che siedono nei board delle società quotate è maggiore di un terzo rispetto al totale dei membri dei consigli d’amministrazione di queste aziende.