Gender diversity e performance delle società quotate in Italia

Consob
24-09-2018

Negli ultimi anni in molti paesi sono state adottate diverse iniziative legislative e di autoregolamentazione volte a favorire una maggiore partecipazione delle donne alla vita delle società quotate, anche partendo dall’ipotesi che una maggiore presenza femminile possa avere effetti positivi sulle performance societarie. In Italia, nel 2011 è stata adottata la legge 120, che impone alle società quotate che il riparto degli amministratori da eleggere sia effettuato in base a un criterio che assicuri l'equilibrio tra i generi, dovendo il genere meno rappresentato ottenere almeno un terzo degli amministratori eletti.

Lo studio condotto da Consob analizza l’impatto della legge sulle performance delle imprese italiane quotate, utilizzando diverse misure di performance, quali il ROE, il ROS, il ROIC e il ROA. Il dataset utilizzato comprende tutte le società italiane quotate nel periodo 2008-2016.

Con riguardo all’effetto sulle performance,  lo studio evidenzia come sia determinante la presenza di una massa critica di donne perché queste riescano ad impattare positivamente sui risultati d’impresa. In particolare, quando la percentuale di donne supera un determinato threshold, che varia tra il 17% e il 20% del board, le stime evidenziano un effetto positivo e significativo su tutte le misure di performance utilizzate.

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