L’intelligenza artificiale accentua il divario di genere nel lavoro?

Team Comunicazione
24-12-2018

Niente di cui rallegrarsi sulla condizione delle donne nel mercato del lavoro secondo l'ultimo studio del World Economic Forum, che vi abbiamo presentato qui, che denuncia la stagnazione del progresso verso la parità di genere nel 2018. Gli esperti del WEF rilevano un rallentamento della partecipazione professionale e politica delle donne in tutto mondo e ci mettono in guardia sulle disuguaglianze accentuate nel settore della tecnologia e dell'intelligenza artificiale.

 

Klaus Schwab, fondatore e direttore esecutivo del WEF avverte: «Le economie vincenti alla fine della quarta rivoluzione industriale saranno quelle più capaci di sfruttare tutti i talenti disponibili». Ma per ora le cifre che emergono dallo studio sono eloquenti: le donne costituiscono solo il 22% del personale specializzato nel campo dell'IA, un settore la cui crescita esplosiva interessa tutti i settori economici: produzione industriale, informatica e reti, sanità e istruzione. Questo rappresenta un divario di genere del 72%, che è rimasto costante negli ultimi anni e non indica al momento una tendenza positiva per il futuro.
 

WEF AI gender gap
Gender gap per settore, Global Gender Gap Report, World Economic Forum, 2018

 
Le implicazioni di questi dati sono di ampia portata e richiedono un'azione urgente. In primo luogo, i divari di genere nelle competenze in materia di IA possono esacerbare i divari di genere già presenti nella partecipazione e nelle opportunità economiche in futuro, poiché l'IA comprende un insieme di competenze sempre più richieste. In secondo luogo, il divario di genere nelle competenze dell'intelligenza artificiale implica che questa tecnologia si stia sviluppando evolvendo senza includere talenti diversi, limitando la sua capacità innovativa e inclusiva.

 

«Le aree di lavoro devono mirare risolutamente al raggiungimento della parità di genere tramite una formazione efficace, la riqualificazione professionale, il perfezionamento delle competenze e passaggi di carriera tangibili», spiega Saadia Zahidi, direttrice del Centre for the New Economy and Society del WEF. Le donne in genere sono relegate a mansioni di analisi dati, gestione delle informazioni e insegnamento. Le posizioni di alto livello, in particolare quelle di sviluppatori di software e responsabili dei sistemi informatici, meglio retribuite, sono in larga maggioranza occupate da uomini. Malgrado la mancanza di personale qualificato, nell'IA artificiale le donne non riescono a raggiungere posizioni adeguate alle loro competenze».

 

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