Middle manager si raccontano: Erika Vaniglia di Pirelli

L'Impresa
08/03/2018

Erika Vaniglia, Innovative Processes & Equipment Engineering Manager di Pirelli

Ritratti di donne lungo il loro percorso di affermazione professionale

È stata la passione per l’automotive, scattata quando era bambina, a farle scegliere ingegneria e a portarla a occuparsi oggi di innovazione di processi industriali in Pirelli. Un racconto pieno di entusiasmo ed energia quello di Erika Vaniglia . Da dove sono partita e dove sono arrivata. Sono partita da un paese del Monferrato e dalla curiosità che mi ha sempre contraddistinta. Se devo pensare a un momento emblematico, mi viene in mente quando avevo 8 anni e nel mio paese si tenevano le prove del campionato mondiale di rally, dove all’epoca correva Colin McRae.
Durante tutto il periodo di preparazione di questa tappa del mondiale, ho avuto la possibilità di frequentare lo staff presente sul posto, passando molto tempo con loro. È così che mi sono appassionata all’automotive, alla tecnica e alle performance. Il fatto che ci fossero pochissime donne, sia in quell’occasione sia nel percorso di studi che poi ho scelto – ingegneria – per me non ha mai rappresentato un problema, anzi l’ho vissuto come una sfida.
Era un’ottima opportunità, a mio avviso, per dimostrare che una carriera di questo tipo non ha vincoli di genere. Quello di cui mi occupo adesso è l’innovazione dei processi industriali e la creazione di macchinari specifici, che ancora non esistono: partiamo da un foglio bianco e da una richiesta esterna di supporto per sviluppare il macchinario giusto.
Il mio lavoro è molto creativo e concreto allo stesso tempo. La visione strategica che ho seguito Essere molto curiosa e proattiva, “farmi avanti”, mi ha permesso di capire presto che cosa mi interessasse davvero e quali competenze avrei dovuto sviluppare per lavorare in quell’ambito.

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