In The Boardroom 4.0: il percorso di formazione per l’inserimento di donne nei Cda

Barbara De Amicis - Rai Cultura Economia
02/03/2018

Dopo sei anni ed altrettante classi già completate, Valore D ha deciso di inaugurare una rinnovata edizione del programma InTheBoardroom, il percorso di formazione executive per promuovere l’inserimento di donne preparate e di talento nei Consigli di amministrazione. La 7° classe InTheBoardroom 4.0, vuole rispondere alle nuove esigenze dei board che sempre più hanno necessità di competenze tecnologiche e digitali.Nuove esigenze emerse anche dal lavoro dell’Osservatorio sugli S.M.A.R.T. Board, promosso da Valore D e dal network delle Alumnae InTheBoardroom.

In base alle ricerche presentate e agli speaker coinvolti in un anno di confronti e approfondimenti, affinché un Consiglio sia efficace deve essere S.M.A.R.T. ovvero essere improntato e agire alcune caratteristiche utilizzando un acronimo Sostenibilità, Meritocrazia, Agilità, Responsabilità e Tecnologia. La crescente presenza di donne nei Consigli di amministrazione dal 2012, anno di entrata in vigore della Legge Golfo-Mosca, il loro numero nei CdA è triplicato passando da 242 a 7511 ha portato con sé un rinnovamento più ad ampio spettro dei Consigli stessi e una maggior diversità anche a livello generazionale e di competenze. Le donne hanno infatti un’età media più bassa dei consiglieri uomini (53,7 anni rispetto ai 60,12) e hanno contribuito ad aumentare il numero dei consiglieri laureati  passati dal 77,84% del 2012 all’86,54% nel 2017  e dei consiglieri con un titolo post-laurea, che dal 2012 ad oggi sono quasi raddoppiati (+ 86%). Dall’entrata in vigore della legge Golfo-Mosca sono aumentati notevolmente anche i consiglieri con esperienza all’estero (+89%), e ormai una consigliera su tre ha un profilo di questo tipo. Ancora critica invece la diffusione di competenze tecnologiche e digitali: solo un consigliere su cinque in media ha una preparazione in questo ambito (23% nelle aziende finanziarie, il 30% in quelle non finanziarie), e gli uomini sono più delle donne (il 29,84% degli uomini ma solo il 25,97% delle donne tra i consiglieri).

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