Nato nel 2016, il progetto InspirinGirls è promosso in Italia da Valore D, la prima associazione di imprese che promuove la diversità e l’inclusione sul lavoro. L’obiettivo è ispirare ragazzi e ragazze al cambiamento, ad una visione non stereotipata del loro futuro. Come? Grazie agli incontri con oltre 1300 donne (role model) nelle scuole medie di tutta la Penisola, con il percorso didattico digitale “Inspiring Education” e, infine, con la campagna #nonèdamaschio. “Vogliamo alimentare i sogni delle ragazze, far loro immaginare che possono fare e diventare quello che desiderano”
Dalle donne per le donne. Perché le ragazze possano crescere libere dai pregiudizi e costruirsi un futuro “del colore che vogliono”, da protagoniste. È questa volontà che muove, ormai da qualche anno e con grande successo, “InspiringGirls”, un progetto internazionale che ha l’obiettivo di creare nelle giovani generazioni di donne la consapevolezza del proprio talento, liberandole dagli stereotipi di genere che frenano la loro ambizione. Perché una bambina di oggi sarà la donna di domani: una lavoratrice, una madre, una persona indipendente, una moglie… Qualunque cosa, ma soprattutto se stessa. Capace di costruire la vita all’altezza dei propri sogni.
Il progetto è promosso in Italia da Valore D, la prima associazione di imprese in Italia –oltre 270 e in continua crescita, per un totale di più di due milioni di dipendenti – , che dal 2009 si occupa di diversità e inclusione nel mondo del lavoro. L’obiettivo è quello di costruire un mondo professionale senza discriminazioni, in cui che promuovere l’equilibrio di genere e una cultura inclusiva per la crescita delle aziende e del Paese. Nel concreto Valore D affianca le aziende associate fornendo know-how e strumenti efficaci per una strategia di Diversity & Inclusion, perché le aziende con maggiore diversità affrontano meglio le sfide del mercato.
InspirinGirls, invece, “è stato lanciato a fine 2016 dalla sua founder, la famosa avvocatessa Miriam Gonzalez Durantez. Oggi è presente in 26 Paesi al mondo – nel giro di pochissimo tempo è riuscito a diventare un vero e proprio movimento globale – e in ognuno di essi c’è un’associazione che rappresenta l’ente promotore. Nel caso dell’Italia questo è Valore D che, come abbiamo visto, ha una fortissima affinità valoriale con l’obiettivo e la mission del progetto”, ci spiega la project manager Linda Tallone.
La campagna #NONÈDAMASCHIO
Come abbiamo visto il target di InspirinGirls sono le ragazze delle scuole medie. Questo perché, fin da piccole, molte bambine non aspirano a studiare determinate materie o a svolgere alcune professioni perché condizionate dalla credenza che siano ‘da maschio’. Per sfatare queste erronee convinzioni, InspirinGirls ha recentemente promosso una campagna, #nonèdamaschio, in partnership con Eni, Intesa San Paolo e Snam, che intende smontare, attraverso il racconto di quattro straordinarie role model, lo stereotipo secondo cui alcuni lavori o attività sarebbero più adatti ai maschi e altri alle femmine. “Già a 11 anni le bambine immaginano il loro futuro legato a professioni tradizionalmente femminili o di cura, ad esempio l’insegnante, la veterinaria, la cuoca, e non si immaginano a svolgere professioni che percepiscono più adatte ai maschi quali l’ingegnere, il medico e l’informatico – dichiara Barbara Falcomer, direttrice generale di Valore D –. L’obiettivo della campagna #nonèdamaschio di InspirinGirls è alimentare i sogni delle ragazze, far loro immaginare che possono fare e diventare quello che desiderano, senza doversi limitare in ruoli predefiniti, possono diventare scienziate, ingegnere, astronaute, possono –anzi devono – sognare in grande!”, aggiunge.
Nei quattro video proposti dalla campagna, allora, sono stati presi a modello quattro lavori erroneamente considerati ‘maschili’, legati al mondo dei motori, dello sport e delle scienze. Le protagoniste, nei filmati, raccontano come siano riuscite a seguire le loro autentiche inclinazioni, a credere in sé stesse per realizzarsi appieno. Partendo proprio dal superamento dei pregiudizi legati alle professioni scelte.