L’impresa GSK è profondamente convinta che, senza una base di welfare aziendale, non si possa fare business nella maniera giusta, né si possano creare servizi e prodotti di qualità. Le persone che stanno bene, lavorano meglio – lo racconta a La Nazione Benedetta Caselli, manager Risorse Umane di GSK Vaccines.
GSK ha 2.200 dipendenti e 600 collaboratori che possono accedere a un’ampia serie di benefit: corsi di formazione e coaching gratuiti, palestre, contributi di 300 euro annui come sostegno alle spese, vaccinazioni gratuite e check up cardiovascolari, asilo aziendale, per non dimenticare i programmi innovativi di rientro dalla maternità.
L’azienda è stata in grado di creare un ambiente che fa stare bene i propri dipendenti, con iniziative di welfare e smart working in grado di conciliare la vita a casa e quella in ufficio, e che permettono a chi lo merita di avanzare professionalmente.
GSK è tra l’altro fra le firme virtuose associate a Valore D che dimostrano che una maggiore parità di genere nel mondo del lavoro è possibile e porta a risultati più che positivi. In particolare, sono 4 i nomi che proprio da giugno 2018 aderiscono ai percorsi di Diversity & Inclusion offerti dall’Associazione: GSK Italia, GSK Vaccines, GSK Healthcare e GSK Manufacturing.