Donne e Lavoro in Italia: meno assunzioni e stipendi più bassi

Fox Life
28/09/2018

Disoccupazione femminile, gender pay gap, discriminazioni: il mondo del lavoro, per le donne italiane, continua a essere una corsa ad ostacoli, se non del tutto inaccessibile.

Dal 2009 ad oggi l’occupazione femminile è cresciuta di 3 punti percentuali, dal 46,4% al 49,7%. Un numero molto basso e, quel che è peggio, inferiore alla media Europea.

Una giungla al maschile, dove tra le regole di sopravvivenza ci sono meno possibilità di carriera per le donne, meno soldi in busta paga rispetto al collega maschio, meno tutele in maternità. L’aspetto più macroscopico delle discriminazioni sul posto di lavoro è proprio la disparità salariale che colpisce le donne (e i loro stipendi).

Ad accendere i riflettori sulla questione è uno spot televisivo trasmesso in questi ultimi mesi dalla Rai, prodotto da Valore D, la prima associazione italiana di imprese che promuove l’equilibrio di genere in azienda e una reale inclusività. Lo spot presenta con ironia i tanti paradossi che colpiscono la retribuzione delle donne: una disuguaglianza che perseguita i portafogli femminili dalle prime paghette fino alla pensione e che nel settore privato si assesta sul 17,9% di differenza. Ma non è solo una questione di soldi, la discriminazione di cui sono soggette le donne sul posto di lavoro. Anche la maternità è poco tutelata.

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