Claudia Parzani è stata per 3 anni presidente di Valore D ed è madrina di InspirinGirls, che, attraverso incontri nelle scuole, fa conoscere alle ragazze modelli femminili di successo.
HERoes, l’iniziativa per la promozione della parità di genere, l’ha recentemente inclusa nella classifica delle «10 Global Champions of women in business», che premia chi si impegna con iniziative per migliorare la posizione delle donne nel mondo del lavoro.
Durante l’intervista con la stampa, quando le viene chiesto di commentare il divario salariale di genere nel settore privato italiano, risponde così: «Valore D, l’associazione che ho presieduto per tre anni, ha fatto e sta facendo molto in questa direzione. È indubbio che quello del gap salariale è un tema a livello globale. Sulla parte economica, secondo il ranking ‘The Global Gender Gap Report 2017’ del World Economic Forum, gli Stati Uniti sono al 19° posto e l’Italia al 118°. Qui le differenze si notano ancora parecchio. Ma anche quei Paesi più evoluti, come la Svezia ad esempio, che hanno risolto brillantemente temi di differenze di genere, non hanno sicuramente chiuso quella economica. E poi c’è da considerare un fatto: all’ingresso nel mondo del lavoro le donne si accontentano di un compenso inferiore degli uomini. Poi, nel corso degli anni, ci sono gli aumenti non chiesti, le cosiddette omissioni: tutte le volte che una donna non va a chiedere aumenti o promozioni si crea un divario sempre maggiore».