La perdita dei talenti femminili nel mondo del lavoro non è un’opportunità tolta soltanto alle donne, ma all’intera collettività. E non possiamo più permettercelo. Alle buone intenzioni che da tempo auspicano l’eliminazione del gender gap si aggiungerà presto uno strumento concreto: la certificazione di parità di genere, il cui obiettivo è incentivare le imprese ad adottare politiche che favoriscano l’occupazione femminile, ad esempio garantendo giuste opportunità di carriera, parità salariale e tutele della genitorialità. Per gli imprenditori e le imprenditrici che otterranno la certificazione saranno previsti incentivi di natura fiscale e in materia di appalti pubblici, per i quali sono già stati stanziati, con la legge di bilancio, 50 milioni all’anno.