10 anni di Valore D per l’Economia

Com'è cambiato il Paese negli ultimi dieci anni? Le donne che lavorano sono aumentate? I ruoli genitoriali e i carichi di cura si sono modificati?

In questa sezione abbiamo ricercato i numeri che raccontano l’Italia sul fronte dell’occupazione, della natalità e della conciliazione vita-lavoro.

 

– 17,8% del tasso di natalità

I nuovi nati sono stati nel 2009 560.259, ma solo 464.000 nel 2017*. La variazione percentuale negativa quindi in 8 anni è stata del – 17,18%. Meno figli e più figli unici: il numero medio di figli per donna infatti era di 1,45 nel 2009 , sceso a 1,32 nel 2017*.

(Fonte: Banca Dati Istat, *pubblicato il 28/11/2018, ultimo dato disponibile)

+ 2% del tasso di occupazione

Il tasso di occupazione femminile nel 2009 era del 46,4%, nel 2018 è salito al 48,9%*. In Italia ancora oggi quindi meno di una donna su due lavora, pur non essendo aumentata la natalità. All’estero invece –  in particolare nei Paesi scandinavi ma anche in Germania e Francia  – c’è una correlazione positiva tra tasso di natalità e tasso di occupazione.

(Fonte: Banca Dati Istat *ultimo dato annuale disponibile)

– 6% di donne manager

In dieci anni è aumentata leggermente l’occupazione femminile ma è diminuito il numero delle donne manager. La loro percentuale, rispetto all’insieme dei manager è scesa dal 34,1% del 2009 al 28% del 2017*.

(Fonte: Eurostat, 2018 *ultimo dato annuale disponibile)

Una su tre nei CdA, grazie alla Legge Golfo Mosca

Il numero di donne nei Consigli di amministrazione nel 2009 era fermo al 6,3%, in tutto quindi solo 173 donne sedevano al tavolo decisionale delle aziende. Nel 2017, grazie alla Legge sulle quote di genere questa percentuale è salita al 33,5%, e le donne nei board sono diventate 751*

(Fonte: “Le donne al vertice delle società italiane” Cerved 2018 *numero di donne che siedono nei CdA delle 227 società quotate alla Borsa di Milano, totale membri dei board 2.244)

Raddoppiati i congedi dei papà

Nel 2009 meno di una persona su dieci tra chi ha chiesto un congedo parentale era un papà, solo il 7,7%, poco più di 19mila persone (19.447). Nel 2017 i papà restano pochi, ma sono in sensibile aumento: quasi uno su cinque, il 18,4% 59.111* in totale.

(Fonte: Rapporti Annuali Inps *ultimo dato annuale disponibile)

+ 60%  dimissioni di donne dopo la maternità

Nel 2012 le donne che si sono dimesse dopo la nascita di un figlio sono state 18.454 ,  di cui la metà espressamente dovute ai carichi di cura per i figli. Il 44,4% infatti ha dichiarato di aver lasciato il posto di lavoro per mancato accoglimento al nido; assenza parenti di supporto; elevati costi di assistenza al neonato) . Nel 2017 le neo mamme dimissionarie sono salite a 30.672  (+60%) . Tra le cause in leggera diminuzione la cura dei figli (36%), ma invece è indicata l’assenza dei parenti a supporto da 27% dei genitori dimissionari.

(Fonte: Relazione annuale sulle convalide delle dimissioni e risoluzioni consensuali delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri, dal 2012 al 2017 *pubblicato 12/12/2018, ultimo dato disponibile).

Doppio del lavoro non retribuito

Le donne dedicano cinque ore al lavoro non retribuito al giorno, principalmente per la casa e la famiglia, contro le 2 ore di lavoro non pagato al giorno da parte del uomini.

(Fonte: OECD, su base dati 2015 *ultimo dato annuale disponibile)

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